Se è capitato di sentire la presenza di un rigonfiamento a pallina sulla gengiva, la prima domanda istintiva che ci si pone è se potrebbe essere un tumore oppure no. In verità, il più delle volte si tratta di un tumore benigno che potrebbe formarsi su qualsiasi dente (anche quelli del giudizio).
Questo granuloma detto anche cisti sulla gengiva, si forma in dimensioni ridotte ed è una piccola pallina ovale o di forma rotonda, al cui interno vi è un liquido. La sua origine potrebbe avvenire in due modi differenti:
- Congenita: la piccola pallina (cisti), è già presente fin dalla nascita oppure si è formata durante la fase dello sviluppo del soggetto.
- Infettiva: alla radice del dente sono presenti dei batteri tossici che hanno portato inevitabilmente a far formare questo rigonfiamento a pallina.
Nella prima categoria le cisti potrebbero suddividersi in eruttive, gengivali, follicolari e ghiandolari. La seconda invece, include le cisti residue, radicolari e paradentali.
La cisti infettiva i batteri potrebbero nascere per diversi motivi, a causa di un dente che non è stato ben curato, per via di una carie o ancora dopo aver subito un trauma (inclusi gli incidenti), che ha causato una necrosi del dente.
Quali sintomi si avvertono in caso di cisti dentale
Per distinguere un normale rigonfiamento di una pallina su un dente dalla cisti dentale, ci sono dei sintomi ben evidenti che potrebbero allarme il soggetto coinvolto. Tra questi, eccone qualcuno in elenco:
- Dolore ai denti;
- Disallineamento dentale o mobilità anormale del dente su cui si è formata la cisti.
- Sensazione di pressione o fastidio sotto il dente.
- Forte sanguinamento.
- Formazione di una fistola e fuoriuscita di pus.
- Frattura della mascella (qualora si trattasse di un caso più grave).
Per assicurarsi dell’effettivo problema al dente e confermare se è una cisti oppure no, è sufficiente effettuare una ortopantomografia (diagnosi che verificherà la presenza di una cisti apicale).
La cisti dentale può dar vita ad un cancro?
Nonostante questo rigonfiamento della pallina sul dente (cisti), sia un tumore, la sua origine è benigna in quanto essa non provoca metastasi. Quindi qualsiasi affermazione o associazione al cancro, è del tutto errata ed inesatta.
Anche se la cisti alla mascella non è un tumore grave, è bene trattarla al fine di non complicare gli eventuali fastidi alla bocca. Si parla di complicazioni nel momento in cui:
- Si potrebbe formare un ascesso e accumulare pus nei tessuti.
- Si avverte un fastidio o dolore nel momento in cui si mastica.
- Avviene una deformazione della mascella a causa di un aumento di volume della cisti dentale.
Non di meno, se l’infezione non venisse trattata in tempi rapidi, il rischio sarebbe quello di far propagare la cisti anche nelle altre parti del corpo, causando:
- Problemi all’apparato respiratorio;
- Malattie cardiovascolari;
- Dolori articolari;
Quest’ultime complicazioni potrebbero verificarsi più facilmente in un soggetto con patologie al cuore, polmoni, reni e cervello.
Per fermare l’infezione i medici suggeriscono al soggetto coinvolto, di assumere degli antibiotici ben specifici. Successivamente sarà indispensabile eliminare la sacca cistica attraverso l’enucleazione. L’intervento viene effettuato in anestesia loco-regionale, generale o locale.
Vi ricordiamo che per tutelare la salute di denti e gengive l’ideale è andare dal proprio dentista almeno una volta all’anno.