Lo psicologo del lavoro è una figura professionale molto importante per le aziende che hanno parecchi dipendenti. Si tratta di uno specialista che all’interno di un’impresa ha alcune funzioni fondamentali nei confronti dei dipendenti: si occupa della selezione, dell’assunzione, dello sviluppo personale e lavorativo e delle capacità organizzative, aggiungendo anche il supporto nella risoluzione dei conflitti interni.
È quindi un ruolo parecchio complesso, che necessita di una formazione personale adeguata (laurea in psicologia del lavoro), poiché interviene in moltissimi aspetti all’interno di un’impresa.
Pur avendo sempre a che fare con le risorse umane, può svolgere diversi compiti all’interno della stessa azienda. Proprio per questo motivo, per un’azienda in forte espansione, è quasi indispensabile oggi avere all’interno dei propri collaboratori di fiducia uno psicologo del lavoro preparato.
Scopriamo ora insieme quali sono le sue mansioni specifiche e come, dal nostro lato di dipendenti, possiamo trarre benefici da questa figura all’interno del nostro posto di lavoro.
Le mansioni dello psicologo del lavoro all’interno dell’azienda
Partendo sempre dal presupposto che si tratta di una figura che ha il compito di mettere in pratica le proprie competenze con le risorse umane, vediamo quali sono le principali mansioni e quando potremo trovarci ad avere a che fare con uno psicologo del lavoro.
Il primo momento in cui potremmo incontrarlo è nella fase di colloquio. Uno psicologo del lavoro ha il compito di elaborare i profili personali dei candidati e di scegliere i più attitudinalmente adatti alla posizione lavorativa scoperta.
Questa scelta viene fatta tramite colloqui e incontri individuali, colloqui collettivi (dove è possibile osservare il comportamento delle persone in un ambiente di lavoro simulato) e somministrazione di test psicologici e attitudinali.
Non dobbiamo avere paura di questa figura durante un colloquio: farà semplicemente alcune domande che aiuteranno noi a capire se quella posizione lavorativa fa al caso nostro. Se la paura la fa da padrona, potrete sempre prepararvi un po’ con le 101 domande di cui non dovrete spaventarvi durante un colloquio.
Lo psicologo del lavoro ha anche la funzione, oltre che selezionare il personale, di formare i dipendenti di un’azienda.
Avremo quindi modo di interfacciarci con questa figura che diventerà importantissima per noi durante alcuni incontri programmati.
Il suo compito sarà quello di supportarci nella risoluzione dei problemi, nello sviluppo del mindset professionale che abbracci la filosofia aziendale e nello sviluppo delle nostre capacità (in particolar modo durante la fase di inserimento lavorativo e ambientamento) come un vero e proprio mentore.
Lo psicologo del lavoro dovrà quindi fornirci il sostegno che può fornire un mentore, proprio come avviene all’interno dello sport e dell’ambiente imprenditoriale. Sebbene abbia a che fare con risorse umane dipendenti, il suo compito è aiutarle a sviluppare un mindset che porti reale valore all’azienda.
Il terzo grande ruolo che ha uno psicologo del lavoro all’interno di un’impresa è quello di risolvere i conflitti. Grazie alle sue capacità potrà supportare i dipendenti nella risoluzione dei conflitti interni di qualunque natura ed essere d’aiuto all’imprenditore.
Molto spesso capita che ci siano dipendenti insoddisfatti dell’ambiente lavorativo, allettati da offerte esterne molto vantaggiose: il suo compito è motivare le risorse umane a proseguire la propria carriera, e a continuare a portare valore, per l’azienda per cui lavora.
Abbiamo quindi illustrato le principali mansioni di questa figura professionale che, sebbene ci possa impaurire durante un colloquio di lavoro, una volta assunti, sarà la nostra guida e il nostro punto di riferimento, specialmente all’interno delle grandi aziende, dove i rapporti umani tendono a essere più fragili.