Quando si parla di lesione melanocitaria atipica, solitamente si tende a preoccuparsi. Tuttavia, per capire l’entità del tutto è sempre utile andare ad analizzare la situazione, così da avere chiaro il quadro e così da sapere come comportarsi.
Ecco, quindi, che risulta importante andare ad analizzare cosa sia innanzitutto una lesione melanocitaria e, in secondo luogo, cosa comportano le atipie che si possono manifestare.
Cos’è una lesione melanocitaria
La prima cosa che si deve sottolineare è che, quando in dermatologia si parla di lesione melanocitaria, si intende una zona della pelle il cui colore risulta essere diverso da quello della zona circostante. Per la precisione, i melanociti sono delle cellule pigmentate della pelle che, solitamente, sono di colore scuro. Dietro di esse si trova solitamente un nevo benigno. Ne sono presenti diversi sul nostro corpo e, pertanto, pur dovendo sempre prestare attenzione, si tratta di qualcosa di normale e non preoccupante. Tuttavia, tal tipo di macchia si può anche sviluppare in melanoma maligno. Naturalmente, in questo caso, la situazione è differente e si deve agire in velocità, così da eliminare i rischi connessi. In questo caso, si deve sempre ricordare che la prevenzione e il controllo medico possono evitare la degenerazione di situazioni potenzialmente letali ed è pertanto molto importante cercare di individuare un melanoma maligno allo stato iniziale.
Per effettuare una diagnosi precoce si devono fare dei test specifici che permettono di esaminare in maniera poco invasiva il tessuto, andando a capire di che tipo di lesione si tratta.
Entrando nel vivo del discorso, si deve andare a capire cosa succede quando si ha una lesione melanocitaria atipica. In primo luogo, si deve capire in cosa consiste l’atipia e cosa comporta. Come è noto, esistono diverse caratteristiche dermatoscopiche del nevo che possono essere definite atipiche. Tuttavia, attenzione a non confondere il tutto con la malignità della lesione. Spesso le atipie sono sì inusuali, ma benigne.
Si deve quindi analizzare la situazione di volta in volta, con l’aiuto di esperti del settore. Quando, invece, un nevo è definito displastico, si deve prestare più attenzione, perché significa che sono presenti alcune caratteristiche che possono portare a una trasformazione dello stesso in maligno. Un nevo si definisce displastico quando ha dimensioni maggiori rispetto a quelle standard. Si parla di nei di oltre 6-7 millimetri. Inoltre, si deve anche guardare l’aspetto, che appare non uniforme con alcune zone più chiare e altre più scure. Anche la forma irregolare è un campanello di allarme. In questi casi, si consiglia di monitorare sempre la situazione grazie al supporto di un dermatologo che ne dovrebbe consigliare o meno l’asportazione in base a quello che è il quadro generale.
Le lesioni melanocitarie, quindi, non sempre sono atipiche e, è bene sottolinearlo, anche nel caso in cui si presentino delle atipie, non sempre sono maligne. Ecco, quindi, che è molto importante controllare la propria pelle e la condizione dei propri nevi, al fine di andare a evitare che si vadano a creare delle degenerazioni maligne e potenzialmente pericolose.