Al giorno d’oggi si sente parlare sempre più di “microbiota intestinale”. Si tratta di un insieme piuttosto articolato e complesso di germi come ad esempio virus, lieviti e batteri che vivono nel nostro organismo all’interno del tratto intestinale.
La presenza del microbiota è indispensabile al nostro corpo per eseguire le operazioni basiche di digestione ed espulsione di scorie, nonché per ottimizzare il nostro sistema immunitario. Per comprendere come mantenerlo in buon equilibrio è essenziale individuare alcuni accorgimenti nutrizionali atti a favorire la salute del nostro organismo.
Per milioni di anni il microbiota ha sempre convissuto con l’uomo, cercando di adattarsi all’evoluzione alimentare dell’uomo. Tanto che nel corso della storia ci sono state 3 fasi importanti:
- Il cacciatore nomade inizialmente, mangiava foglie, carne e bacche.
- Nelle grandi comunità, la dieta sfruttata dagli antenati era basata su carne bianca, cereali e vegetali.
- Una volta che l’uomo è divenuto allevatore, l’alimentazione è cambiata radicalmente, includendo anche latticini e suoi derivati.
La peculiarità del microbiota sta nella differenza in cui si presenta nell’organismo di ognuno di noi. Gli esperti lo definiscono come se fosse una impronta digitale, poiché possiede una composizione differente e personalizzata per ciascun essere umano.
La composizione della flora intestinale in generale è composta da oltre mille specie di batteri, e sono circa 400 tipi diversi di batteri che vanno a formare la flora batterica di un singolo individuo. Soltanto una sessantina, sono le specie batteriche uguali rispetto a tutti gli altri individui che rappresentano il genere umano.
Dal punto di vista del microbiota intestinale non siamo tutti uguali: ognuno di noi però deve cercare di raggiungere il giusto equilibrio per evitare di compromettere la salute del proprio organismo.
Un buon metodo per difendere il microbiota è quello di assumere cibi con acidi grassi a catena corta e mantenere l’organismo ben idratato. Un elemento sicuramente da consumare è l’acido butirrico, che si può trovare in natura in latticini oppure nei suoi derivati come ad esempio nel burro crudo.
Ad ulteriore difesa della flora batterica intestinale esistono numerosi integratori utili: sul sito nutrifarma.it potrete trovare una vasta gamma di prodotti naturali efficaci e facilmente assimilabili dal vostro organismo.
Cosa succede al nostro organismo quando la flora batterica è disequilibrata
La flora batterica dev’essere protetta per evitare di compromettere il suo stato di salute. Le conseguenze potrebbero essere molteplici: tra i rischi più grandi non mancano infiammazioni o malfunzionamento degli organi o addirittura la formazione di tumori.
Nel momento in cui si dovesse verificare un tal disequilibrio, la patologia verrebbe definita disbatteriosi o disbiosi, nonché una alterazione o una totale assenza di omeostasi del microbiota che solitamente si può trovare nel colon.
Non mancherebbero in caso di disbiosi, degli squilibri del sistema immunitario, che renderebbe soggetti e più predisposti a malattie autoimmuni, maggior tasso di influenza, più influenze, disturbi dell’alvo, infezioni e infiammazione urinarie e genitali, e una potenziale predisposizione ai tumori presso il colon retto.
Esiste un metodo certo che ci conferma di soffrire di disbiosi: analisi laboratoriali che studiano le funzionalità digestive svolte dal colon (ultimo tratto) oppure analisi fecali per individuare i ceppi microbici.
I sintomi più comuni che potrebbero lanciarci un segnale d’allarme sono:
- Disturbi del sonno;
- Gonfiore all’addome;
- Flatulenza;
- Cattiva digestione;
- Diarrea persistente;
- Stitichezza;
- Candidosi, vaginosi e uretriti;
- Vomito e nausea (in forma più rara).
Per poter riequilibrare la flora intestinale è necessario aumentare l’assunzione di verdure, cibi probiotici ed evitare il più possibile prodotti confezionati e raffinati.