La celiachia è una patologia che negli ultimi anni si è diffusa molto soprattutto perché si è diffusa la conoscenza e la diagnosi della malattia.
Spesso si fa confusione andando a scambiarla come una semplice intolleranza, in realtà si tratta di una vera e propria malattia autoimmune dell’apparato digerente che in presenza di glutine, fa produrre degli anticorpi che distruggono l’intestino piccolo.
Le differenze tra celiachie, allergia e intolleranza sono molte e potete approfondirle qui. In questo articolo ci concentreremo sui sintomi della celiachia, le sue case e i modi per trattarla.
I principali sintomi della celiachia e come diagnosticarla
Ci sono dei segnali di allarme che ci invia il nostro corpo quando c’è qualcosa che non va, nel caso della celiachia possono essere molti sia di natura gastrointestinale che no.
Solitamente la malattia si manifesta attraverso nausea, vomito e generale senso di inappetenza. Oltre a questi sintomi si verificano solitamente episodi di diarrea e si prova del forte dolore addominale insieme a gonfiore. Molti non sanno che nel 25% dei casi, l’individuo che soffre di celiachia è colpito dalla stitichezza, la quale ha dei sintomi e delle cause da approfondire, per evitare la cronicizzazione.
Tra i sintomi che non riguardo l’intestino, troviamo invece mal di testa frequente, perdita di peso importante e senso di stanchezza continuo con difficoltà nel concentrarsi. Molto comuni anche i dolori alle ossa e ai muscoli. Per diagnosticare la malattia in presenza dei sintomi bisogna sottoporsi ad alcuni esami di accertamento.
Il primo esame è la classica analisi del sangue che permette di rivelare se ci sono degli anticorpi tipici della presenza della celiachia. Un altro modo è quello di fare un esame endoscopico che tramite la biopsia dell’instino tenue dà la certezza assoluta della diagnosi negli adulti. Se vi accorgete di avere i sintomi di cui vi abbiamo parlato e non sembrano migliorare dovete andare subito dal medico.
Le cause della celiachia e i trattamenti
Molto spesso all’origine dello sviluppo della celiachia c’è una componente del tutto ereditaria. Molti studi hanno dimostrato che la patologia si tramanda di generazione in generazione. Purtroppo, la malattia tende a colpire di più il genere femminile, infatti su tre persone affette da celiachia in Italia, due sono donne.
Questo perché essendo una malattia autoimmune, l’assetto ormonale femminile predispone naturalmente a infiammazione e ad alterazioni delle risposte del nostro sistema immunitario. Purtroppo, non si può guarire dalla celiachia ma si deve adottare una dieta assolutamente priva di glutine.
Per fortuna al giorno d’oggi sono aumentati i prodotti che si possono trovare al supermercato così come sono molti i ristoranti e i bar che propongono alternative senza glutine. Negli ultimi tempi, si è diffusa una maggiore sensibilizzazione al tema e per questo sono state fatte anche tante nuove diagnosi.
È importantissimo non trascurare i sintomi e rivolgersi al proprio medico per fare tutti gli approfondimenti necessari e iniziare così a cambiare il proprio regime alimentare nel caso in cui venga diagnosticata la celiachia.
Fonti
www.gastroenterologiaunibo.it/conoscere-per-prevenire/185-intolleranza-al-glutine.html#:~:text=Pi%C3%B9%20del%2050%25%20degli%20individui,dal%20malassorbimento%20delle%20sostanze%20nutrienti.
www.epicentro.iss.it/celiachia/
Disclaimer: “Consultare il proprio medico è fondamentale per ricevere consigli appropriati e una diagnosi precisa, diversamente da quanto questo articolo possa offrire”.