Tra le malattie esantematiche che si verificano nei bambini, quest’ultime potrebbero comparire con delle macchie rosse sulla pelle pur non avvertendo prurito. Solitamente tali eruzioni cutanee si riconoscono oltre per la loro tonalità intense su pancia e torace del bambino, anche per la febbre alta.
L’esantema critico (anche nota come sesta malattia), compaiono dopo cinque o massimo quindici giorni dal momento in cui è avvenuto il contagio. La trasmissione di essa può avvenire via area mediante starnuti, colpi di tosse o semplicemente comunicando.
I soggetti a rischio di contrarre le malattie esantematiche sono i bambini che hanno da un minimo di sei mesi e massimo due anni. Ecco quali potrebbero venire in giovane età:
- Varicella;
- Morbillo;
- Scarlattina;
- Sesta malattia;
- Pitiriasi rosea;
- Rosolia.
Le malattie esantematiche sono di origine virale, motivo per cui non vengono curate tramite antibiotici, e la guarigione avviene in modo del tutto naturale. Qualora la febbre oppure il malessere dovesse risultare eccessivo, i pediatri suggeriscono la somministrazione di ibuprofene e paracetamolo.
Malattie esantematiche: come riconoscerle in tempi odierni
Oggigiorno le malattie esantematiche rispetto ad un po’ di anni fa, sono sempre più rare. Questo perché un tempo le vaccinazioni erano pressoché assenti, dunque i bambini erano facilitati nel contrarla, tanto che la massa di infetti faceva sì che con gli anni gli adulti diventassero immunizzati.
L’evoluzione, i vaccini e la miglior igiene sanitaria, hanno annullato (quasi del tutto) in tempi odierni, le malattie esantematiche. Sembrerà assurdo, ma oggi i dottori potrebbero avere delle difficoltà a riconoscerle, dovendo ricorrere alle immagini reperibili sui motori di ricerca.
Queste malattie infettive inoltre, in base alla tipologia (dato che ne esistono diverse), potrebbero comparire sotto forma di macchie rosse sulla pelle e senza prurito. Queste alterazioni cutanee sono un segnale palese di “esantema”, che tradotto in gergo informale significa lesioni ripetitive sulla pelle.
Dettagli sulle malattie esantematiche più frequenti tra i bambini:
· Varicella:
Per prevenirla è possibile somministrare il vaccino combinato quadrivalente per non contrarre la rosolia, il morbillo, la parotite e la varicella. Esso va fatto fare al bambino a quindici mesi per poi far seguire un richiamo a sei anni.
Se si contrae la malattia, non è sempre detto che venga la febbre, ma sul corpo potrebbero comparire delle piccole macchie isolate, per poi trasformarsi in bollicine ed infine croste (da non rimuovere e che cadranno da sole).
· Morbillo:
Lo stesso vaccino combinato e spiegato per non contrarre la varicella, con la differenza che i sintomi potrebbero essere più ampi.
In caso di contagio i sintomi saranno: raffreddore, tosse, febbre alta, congiuntivite e lesioni sulla pelle sotto forma di papule e macchie rosse.
· Scarlattina:
Per questa malattia infettiva non c’è nessun vaccino al giorno d’oggi. Grazie agli antibiotici però, è possibile rimuovere immediatamente lo streptococco e fermare il contagio.
I sintomi riconoscibili nei bambini sono le tonsille arrossate, male alla gola, mal di testa, lesioni alla pelle, lingua infiammata e linfonodi gonfi e dolenti nel collo.
· Sesta malattia:
Una delle malattie esantematiche più rognose a causa della febbre piuttosto alta, che dura all’incirca tre giorni. Scenderà immediatamente fino a che non si verificherà la comparsa di macchie rosse che partono dal tronco e collo, fino ad arrivare agli arti. Non esiste nessun vaccino e neppure una terapia per contrastarla.
· Pitiriasi rosea:
In questo caso le macchie sono molto piccole e a distanza di qualche giorno potrebbero arrossare e portare prurito, ma senza febbre. Colpiscono in particolar modo gli zigomi, il viso, la fronte, le guance e in alcuni casi anche dorso, collo, arti e tronco. La guarigione è spontanea.
· Rosolia:
Si può somministrare lo stesso vaccino contro morbillo e varicella, anche se gli eventuali sintomi sono piuttosto leggeri, piccole macchie rosee sul corpo e viso, con poca febbre e a volte linfonodi sulla nuca.