Sembra incredibile ma pare che circa il 10% della popolazione soffra di calcoli tonsillari, una delle principali patologie della gola e del cavo orale.
Ad affermarlo sono alcune statistiche che riportano una situazione piuttosto interessante, dato che sono in molti a non sapere nemmeno che cos’è un calcolo tonsillare.
Questa patologia colpisce per lo più i giovani adulti e si presenta con più facilità in coloro che hanno una storia di ripetute tonsilliti alle spalle.
L’infiammazione di gola e tonsille può essere provocata da batteri come lo streptococco e lo stafilococco, i principali indiziati per le più frequenti infezioni delle vie aeree.
La formazione dei calcoli tonsillari è favorita proprio dal cronicizzarsi di queste infezioni.
Cosa sono esattamente i calcoli tonsillari?
In sostanza, i calcoli tonsillari sono calcificazioni costituite da diversi minerali, come ferro, rame, alluminio, titanio, potassio, sodio, magnesio e cromo, e da fosfato di calcio e carbonati.
I calcoli si formano nelle cosiddette cripte tonsillari, cavità dove avviene una prima opera di abbattimento dei batteri e dei germi contenuti nell’aria e nel cibo che ingeriamo.
A volte, alcuni residui finiscono per calcificarsi e a creare un calcolo tonsillare, altrimenti detto tonsillolita.
I tonsilloliti tendono a fermentare e a infettarsi, originando così placche, alito cattivo, gola infiammata e persino difficoltà nel deglutire e dolore alle orecchie, se i calcoli sono posizionati sui nervi ad esse collegate.
Si possono prevenire i calcoli tonsillari?
Per cercare di contrastare la formazione dei calcoli tonsillari si possono mettere in atto alcuni comportamenti, che sembrerebbero utili. In realtà, buone abitudini anche per chi non soffre di calcoli tonsillari, come bere acqua in abbondanza, evitare alcolici e fumo, curare con attenzione l’igiene orale e fare gargarismi con acqua salata.
Sono state messe a punto anche delle diete specifiche, di prevenzione dei calcoli tonsillari, per le quali non risultano evidenze scientifiche della propria efficacia.
Nemmeno l’uso di antibiotici previene o cura i tonsilloliti.
Insomma, non esiste un vero e proprio metodo di prevenzione per i calcoli tonsillari e non è nemmeno consigliabile l’asportazione delle tonsille.
Infatti, la tonsillectomia può comportare dei rischi concreti, se eseguita in età adulta.
Come affrontare il problema dei calcoli tonsillari?
Fintanto che i calcoli tonsillari sono di volume ridotto non danno grossi fastidi ma quando si ingrandiscono cominciano ad essere un vero problema e a generare una serie di disturbi, come difficoltà a deglutire, dolore alla gola e alle orecchie, alitosi e tonsille infiammate.
È meglio scartare l’idea che si possa affrontare un calcolo tonsillare con qualche espediente fai da te.
Rimuovere il tonsillolita usando un bastoncino può determinarne un maggiore infossamento e originare delle fistole, che favoriranno la putrefazione del calcolo stesso.
Di fronte ad una prospettiva così inquietante è proprio il caso di rivolgersi ad uno specialista, che farà in modo di produrre una diagnosi certa, prima di eseguire qualsiasi procedura.
A volte, già questa fase iniziale può essere complicata perché i sintomi indotti dai calcoli tonsillari non sono sempre ben definiti e solo un’attenta visita può dissolvere dubbi e incertezze.
Se viene confermata la diagnosi di calcoli tonsillari, l’otorino può intervenire, togliendoli in modo veloce e senza causare dolore, utilizzando il laser in anestesia locale e può persino chiudere le cavità tonsillari più profonde, per evitare che vi si formino altri calcoli.
Il laser, un metodo innovativo nella cura dei calcoli tonsillari
La laser terapia permette di risolvere il problema dei calcoli tonsillari in modo non invasivo, al contrario di quanto avviene con la tonsillectomia.
Infatti, anche se l’asportazione delle tonsille elimina le cripte tonsillari, vale a dire il luogo dove si vanno a formare i calcoli, lascia il cavo orale sfornito dei suoi filtri naturali.
Essere sprovvisti delle proprie tonsille significa essere più fragili e più esposti alle infezioni.
È compito dello specialista valutare l’effettiva opportunità di ricorrere a questo tipo di intervento o se sia meglio orientarsi verso altri metodi, come il laser, appunto.
Senza dubbio, il laser è uno dei nuovi orizzonti della medicina moderna, per la risoluzione di diversi disturbi.
Nell’ambito delle patologie a carico del naso e del cavo orale, come i calcoli tonsillari, si è rivelato davvero efficace, richiedendo solo l’anestesia locale e senza comportare effetti troppo invasivi.
I medici che intendono appoggiarne l’utilizzo devono conseguire un’adeguata formazione, per conoscere tutti gli aspetti pratici e le potenzialità di questa tecnologia.
Uno dei pionieri del laser è il dottor Alessandro Valieri, classe 1975, medico otorinolaringoiatra laureato all’Università di Ferrara.
Il Dr. Valieri propone, nei propri studi tra le provincie di Ferrara, Ravenna e Bologna, interventi che impiegano con successo il laser per risolvere disturbi a carico dell’apparato respiratorio, in alternativa alla tradizionale chirurgia.
La medicina è una scienza in continua evoluzione e un bravo medico deve saper cogliere le opportunità che offrono le nuove tecnologie, approfondirne la conoscenza, e per poter offrire sempre la migliore assistenza.