Di tecarterapia, negli ultimi anni, si sente parlare sempre con maggiore insistenza. Questa tecnica, nota anche con il nome di Tecar – dal nome del prodotto elettromedicale usato – è usata come strumento di fisioterapia per aiutare il corpo umano a recuperare in maniera più rapida e veloce traumi e patologie come infiammazioni che possono colpire i muscoli o lo scheletro. La tecarterapia si è diffusa soprattutto nella fisioterapia nel mondo sportivo, utile per gli atleti che subissero traumi al sistema muscolo-scheletrico e che avessero bisogno di riprendere in breve tempo per cercare di ricominciare l’attività fisica. La tecarterapia ha acquistato una certa notorietà specialmente negli ultimi anni, ma le basi del suo funzionamento sono state teorizzate da un medico francese alla fine dell’Ottocento. Oggi il marchio Tecar è brevettato, e viene utilizzato, come abbiamo detto, anche ben oltre il mero uso per il recupero degli sportivi. Infatti essa dimostra le sue capacità anche nel trattamento degli anziani e non solo, in tutti i casi in cui ci sia un processo infiammatorio a carico delle ossa, dei muscoli, della cartilagine o di altre parti del corpo, facilitando la guarigione ed accorciandone molto i tempi.
Si tratta quindi, lo abbiamo capito, di una soluzione che, negli ultimi anni, è uscita dal mondo meramente sportivo e si sta diffondendo sempre di più anche in altri contesti, ad esempio per favorire il recupero dopo un’infiammazione o un trauma, e che grazie ai suoi buoni risultati ha conosciuto una fama sempre maggiore in tanti contesti diversi.
Ma come funziona la tecarterapia, su che principi si basa, e quali tipi di vantaggi può effettivamente donare in caso di infiammazioni e traumi? Ce lo siamo fatti raccontare da Fabio, fondatore di Kinesis Sport centro che offre servizi di tecarterapia a Monza.
Cosa è la tecarterapia e come funziona
La tecarterapia consiste in un trattamento che permette di recuperare rapidamente traumi e patologie del sistema muscolo scheletrico. Si basa sull’uso di un dispositivo particolare che sfrutta la generazione di calore che si concentra sulla parte del corpo che ha bisogno di cure. La tecarterapia può essere sfruttata sia per il recupero dei tessuti molli, che per il trattamento di disturbi ossei, come quelli alle cartilagini, alle articolazioni, e via dicendo.
L’uso della tecarterapia consente di intervenire sulla zona da trattare aumentando la circolazione del sangue, la vaso dilatazione e incrementando la temperatura interna.
Questo trattamento si basa sul trasferimento di energia e riduce sia il dolore che si prova come conseguenza dell’infiammazione, sia il danno, accelerando la riparazione dei tessuti e di conseguenza anche velocizzando la guarigione: non a caso la tecarterapia viene usata per favorire il recupero degli atleti.
La tecarterapia si basa su due tipologie di elementi:
- il calore: la tecarterapia si basa sul calore che ha delle note proprietà fisioterapiche, infatti è in grado di accelerare la guarigione dei tessuti;
- lo sfruttamento del calore endogeno, perché la particolarità della tecarterapia consiste nella possibilità da parte di questo strumento di stimolare a produzione di calore partendo direttamente dall’interno del corpo, non scaldando dall’esterno come avviene invece con altri strumenti come il laser o come gli infrarossi.
Quindi la tecarterapia stimola il corpo del paziente a produrre calore partendo direttamente dalla zona colpita, e collaborando così in modo attivo per la guarigione del corpo.
La tecarterapia viene usata in due modalità: quella resistiva, che è utile per trattare i danni di tessuto a ossa, articolazioni, legamenti e tendini, e quella capacitiva, che serve per il trattamento di tessuti molli come muscoli, pelle, vasi sanguigni, vasi linfatici e via dicendo.