Negli ultimi tre anni il Ministero della Salute ha assegnato attraverso dei bandi 820 milioni di euro a progetti di ricerca biomedica e clinico-assistenziale. Per ogni progetto finanziato, in tutto 831, il Sistema sanitario nazionale ha raddoppiato le risorse, con fondi regionali, facendo salire l’investimento complessivo a 1.800.000.000 di euro.
Nel 2015 sono stati finanziati con risorse ministeriali 93 progetti di giovani ricercatori
Parte di questi finanziamenti, nati per incentivare la ricerca più vicina ai pazienti, quella che si fa negli ospedali e nella sanità pubblica, sono stati dedicati ai giovani ricercatori sotto i 40 anni. I fondi, fonte di sostentamento indispensabile per tutti coloro che in Italia lavorano in ambito clinico e biomedico, hanno permesso ai giovani ricercatori di svolgere 388 progetti. Nell’ultimo bando, assegnato a fine 2015, sono stati presentati ben 3.000 progetti da gruppi di ricerca costituiti da 13 mila ricercatori che lavorano nel sistema sanitario nazionale e sono stati assegnati 74,5 milioni di euro. I 221 progetti finanziati coprono tutti i settori medici, con una particolare presenza delle neuroscienze, del settore cardiovascolare e dell’oncologia. Sono 93 i progetti di ricercatori sotto i 40 anni che hanno ottenuto accesso al finanziamento.
Il processo di valutazione e selezione dei progetti di ricerca finanziati dal Ministero della Salute si è basato “sul principio di netta separazione di ruoli e competenze tra i soggetti deputati alla valutazione dei progetti e l’Amministrazione, chiamata a gestire gli aspetti amministrativi, in maniera da garantire massima trasparenza e imparzialità nell’assegnazione dei fondi. L’analisi e la valutazione dei progetti ha coinvolto 682 revisori internazionali, facenti capo ai più importanti ed avanzati centri di ricerca a livello mondiale. Ogni progetto è stato valutato in modo anonimo e indipendente da due dei predetti revisori che hanno poi portato avanti un confronto, attraverso sistemi informatici, per cercare di giungere a una terza valutazione di accordo congiunta. Il processo si è quindi concluso con l’esame delle valutazioni effettuate, da parte di panel specifici per ogni sezione, e con l’approvazione finale dei progetti ammessi al finanziamento da parte del Comitato tecnico sanitario.